Il cavaliere di Parigi, booktrailer

Dopo la turbolenta, apocalittica evasione de Il Cavaliere di Alcatraz, Clint ritorna per una nuova avventura portentosa.
Una storia cupa di redenzione, di remissione delle anime condannate, elevate a sacrificio gotico dal rinomato combattente Clint, arcano cavaliere della libertà morale e assoluta.

Ringrazio il divinissimo fato per aver fatto sì che giungessi a quasi metà del mio cammino di (r)esistenza, assediato come sono dai dubbi ché, perseverando tediosi, rischiarono di non rischiarar le mie giornate spesso rabbuiate e minate, alla base sacrale delle mie (im)ponderabili gioie, da un’apatica, agonica “virtù” (mal)sana, corroborata d’incubi ipocondriaci e di mezze lune piene al morir fatuo del dì.

Ma bando alle ciance e alle digressioni annoianti, son qui per ringraziar anzitutto me ste(s)so per aver terminato tal mia ultima opera fastosa, tenebrosa, appunto lunare e mai sazia di scibile sfavillante.

Partorita in notti ala(c)ri d’insonnia perenne e “variegata”, vergata nella “cera” movimentata delle mie dinamiche emozioni dinamitarde, è una forte, indelebile immersione in un viaggio onirico degli indomiti e indomabili essi vivono mai divorati dalla società caudina, barbarica e cinica, un’introspezione “angosciosa” nel “piramidale” uomo indistruttibile, Clint, angelo apocalittico (di)sceso sulla terra, dopo l’evasione spirituale e “spiritica” dalla “magione” (in)vincibile di Alcatraz, a redenzione delle anime rebel.

Assaporatene di gusto la sua e mia visione, lasciatevi “tormentare” dall’enigmatico lustro di parole “(in)tagliate” nel dolore salvifico, sanguigno, vitalistico del cuore maledetto e “martoriato” dalla troppa ricerca della (n)felicità perpetua.

Ringrazio quindi Germano Dalcielo che, con santa pazienza, ha “dipanato” i dubbi nel suo perfetto, precisissimo e “preso” editing, arrivando in sole 24h “lunghissime” a sbrogliar la “ma(ta)ssa” delle mie sviste e degli errori (in)volontari della distratta mia battitura veloce, addivenendo poi col sottoscritto a redigere le impaginazioni nei vari formati, Kindle per Amazon, ove ho provveduto a imbastire tutte le giuste spaziature e “interruzioni” delle tantissime pagine, il cartaceo sfolgorante, creato di personale font “castellar”, e l’eBook per le varie “conversioni”.

Ecco a voi, perciò, il booktrailer, realizzato dall’inarrivabile, esimio Daniele Fiori, “impartito” dei miei ordini, dopo che gli spedii il file audio mp3 della registrazione “recitata” della sinossi, le immagini di Parigi con la Senna, la Torre Eiffel “angelicata” di cherubini staglia(n)ti in “sovraimpressione” memorabile, la sedia arrugginita, “elettrica” della perdizione “penitenziaria”, le sbarre manicomiali, l’urlo di libertà “insito” e “mist(ic)o in foto “increspate” nel “liquor” ascetico d’antri “fievoli”, soli(tari) e perduti nel fango della cenere, la copertina illuminante.

A sua cura e diletto di ogni (det)taglio, di musica epica al ritmo della mia voce, spero possente ed efficace.

Lunga vita ai (ri)belli, a Clint, il profetico salvatore e peccatore.

 

Un libro di Stefano Falotico

 

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