Da ieri sera su Youcanprint, nelle prossime ore e giorni sulle maggiori catene librarie online, anche. Non mi sfiancherete.
Prosegue incantato, al flusso mio di coscienza incatenato, questo mio strambo percorso letterario, che sfocia in fantasie mischiate al di-vino del mio cullarmi in estatica creatività, magma che s’arroventa tra le foschie del pensar candido, genuflettendomi alla (circo)stanza dei miei dubbi umani, dell’esistenziale rincorrere il guaente, anzi “guarente”, voglioso (non) essere, Amleto di astrattezza pindarica, arcobaleno io vivente, oggi vibrante in stili di vi(s)ta occidentali, domani “occipitale” a Oriente, nel blu mesmerico virante. Ecco a voi Il commediante, opera “frastagliata”, un lungo monologo interiore che s’enuclea nel mio Ver(b)o, spiattellato con rinomanza di classe quasi “esoterica” per come mesce sprazzi di quotidianità dai miei occhi filtrata ed episodi aneddotici dell’esistere, anzi in questo mondo resistere. Non desisto e parlo fra me e me, tra un caffè “birichino” e un altro furbo mio occhiolino, un po’ Pinocchio e un po’ farlocco, ma sempre un gran libro del Falotico.