Il rinascimento
risorgimentale
di un uomo funereo,
spettrale e crepuscolare
o languidamente
NEO-romantic!
&
Bologna POLAR
Disponibili sulle maggiori catene librarie online nei formati cartaceo e digitale.
Eccone, le copertine e le rispettive sinossi.
Riflettendo sull’evanescenza mia ectoplasmatica e in merito alla vaghezza intangibile del tempo ferocemente sfuggitomi melanconicamente di mano, la mia anima, dapprima intirizzita e strozzatasi nel disincanto più arido e scevro d’amore adamantino e vividamente nitido, furentemente ruggisce or irosa e in forma vanitosamente lottatrice dopo tanto superfluo poltrire e idiotamente languire nell’opalescenza della tetraggine mia che fu dolosa, nera e lacrimosa. Dopo tante mie acrimonie e sciocche ipocondrie dolorose, dopo un interminabile travaglio emotivo dei più costernanti e morbosi, non più mi rattristo né nel silenzio misero, tantomeno, mi rintano e rannicchio. Sfoderando invece gli innati, pungenti e pugnaci artigli del mio cuore resuscitato, riertosi e issato in riacuitesi gioie coraggiose e radiose che smarrii nella pavidità della mia vita immalinconitasi in decadenti notti lugubri e fatiscenti, tristemente giammai festose ed euforiche.
Questo libro incarna e vivifica la metafisica, mesmerica, meandrica, onirica cristallizzazione pindarica, funambolica e labirintica d’una storia ricolma di rimembranze potenti la cui scaturigine è illuminatamente, illimitatamente misterica e soavemente ancestrale, è il resoconto veritiero, la radiografia profonda, iraconda e perfino invereconda, la corposa e rabbiosa cronistoria, al contempo romantica e purissima, della mia miracolosa rinascenza ingeneratasi in maniera sfolgorante e magica, ripartorendomi immantinente nel mondo al di là del tempo perso, d’ogni cupezza da me vissuta e, in modo lancinante, sofferta e sfogatasi nel pianto miserrimo. È il fervido, atroce, impietoso e avventuroso ricordo esistenziale del mio funereo patimento esiziale, rigeneratosi e mutato, spero perpetuamente, nell’ignifugo e inestinguibile fuoco ardente della beltà sempiterna, risplendente d’anima mia deflagrata in modo temerariamente lucente e giammai estintasi.
Stefano Falotico è nato a Bologna nel giorno del 13 Settembre del 1979.
Autore di narrativa e saggistica, ha pubblicato molti libri con Youcanprint Edizioni, fra cui John Carpenter – Prince of Darkness.
Un’imperitura notte macabra che sfila fra le mentali traiettorie impervie d’un investigatore privato forse immaginario o soltanto immaginifico di nome Sam, cioè un granitico, spettrale man e un indomito, coriaceo samurai senza padrone, lui stesso detentore e redentore delle sue personali indagini marmoreamente scolpite nei dedalici anfratti perfino delle sue cinematografiche memorie. Un uomo ombroso, fervido cultore delle tetre eppur fascinose teorie dark del Lombroso, un uomo misterioso e al contempo nitidamente cristallino dall’anima eburnea e poi consunta, il quale passeggia disilluso nel caravanserraglio frenetico d’un mondo poco simpatico e ipocrita. Un giocoliere del suo destino infranto, Sam naviga nel mormorio tiepido di fredde serate plumbee, atmosfericamente thrilling come se rappresentassero l’ambientazione d’un pauroso, roboante polar filmato a Nizza o, addirittura, parimenti à la magnifica pellicola Femme Fatale di Brian De Palma, una metaforica salita pericolosa lungo la Montagnola di Bologna o sulla bianchissima, sdrucciolevole scala a chiocciola de La montée des marches al Festival di Cannes. Un uomo col trench, poi col giubbotto di pelle, un uomo con le palle e con l’impermeabile da Philip Marlowe alla Raymond Chandler, un uomo che indossa uno spolverino o una faccia di cuoio come Bob Montagnet.
Giostrandosi fra avventure romantiche, profumate d’epici afflati poetici, soavemente impregnati di malinconia vivace e verace, elegante e tagliente come la raffinata pietra appuntita d’un aguzzo diamante o come il rovente bacio appassionato di due selvaggi amanti che copulano, sotto un firmamento stellato, sulla Torre Eiffel o sul magico Pont Neuf.
Un uomo che indaga sulla putredine umana, un solitario uomo solo malato di reminiscenza ancestrale. Poiché Sam giammai dimentica e sa che dio c’è. Quando calano le tenebre, Sam vive lucente, gridando vendetta potente per ridare voce al silenzio degli innocenti.