Dracula, il Nosferatu, incarnato in un fantasioso, originale, pindarico, suggestivo, lugubre, lungo racconto nero, risorgente in romanticismo feroce e irruento per un viaggio alle origini della sua rinascita o della sua beffarda morte? Al lettore, scoprire il fascinoso, buio, imperscrutabile arcano.
È con grande privilegio e superbo onore che vi presento questo nuovo trailer, concernente il mio “Il cadavere di Dracula”, libro del sottoscritto, imperiosamente servitovi in spero vostro acquistarlo al più presto, ch’è disponibile sulle maggiori catene librarie online, IBS.it, naturalmente, inclusa.
Edito dalla Youcanprint Edizioni, al solito regalmente impaginato dal mio amico ed editor, Germano Dalcielo, con la stupenda copertina di Manuela Paric’, disponibile in ogni formato possibile e immaginabile, Mobi/Kindle, eBook e cartaceo, anzi, “a ogni modo” migliore incartato, come son io avvezzo a dire.
Ora, ardentemente, nello Spirito del romanzo, immergiamocene.
Dracula (d)arde(ggia) fioco, nel suo castello remoto, riscaldato sol dal fuoco del suo triste cam(m)ino sol(itari)o, senza Sole, contornato da un aridissimo inverno traboccante il freddo dei fiocchi di neve fredda come la rugiada “divorata” dalle foglie secche e mortifere del rossissimo, accecante tramonto suo seco (in)finito, “albeggia(nte)” sommessamente nell’orrore suo più polare, al plenilunio soffusamente s’addorme, addomestica i suoi “canini”-lupi, “bofonchia” la melanconia “algida” d’un suo gentile spettro orrido, arrochitosi nel pian(t)o alto e orrendamente eremitico, indiavolato e scagliato immor(t)almente all’iddio traditore del suo fedele servigio supremo vigliaccamente spento, barbaricamente vinto.
Sacrileg(i)o!
Spellato, divorato, repellendo il creatore che, scriteriatamente, indusse, dietro missiva fraudolenta dei nemici da lui, Vlad, combattuti in guerra santa, Mina, sua amata immensa, al suicidio più vile, turpemente bestemmiò il Padreterno, cagionatore del suo inconsolabile, assassinante dolore inesaustamente colmo d’irreprimibili lagrime sgorganti la sua ira devastante. Tonandosi, torturato, in Lucifero incarnato, nella grotta della ferita sua insanabile, atroce, scalfente a ogni ora più il suo animo sempre meno calmo e caldo ma più colmo d’abbattimento incolmabile, quell’animo forte, dapprima sanguinario, sì, eppur puro e combattivamente fiero d’apparente giustezza scintillante e nobile, “invecchiatosi” nell’eterna notte d’un buio impallidente l’amor immensamente grande per cui combatté per tutta la vita e che, però, terribilmente agghiacciante, lo vide vincitore in battaglia tanto intrepido quanto, dalla sciagurata maledizione, ottenebrato, sven(tr)ato, svilito, nella cera livida d’un vol(t)o rubatogli, lentamente imbruttì. Vendicatore, da “crociato” russo, arrabbiato a morte perché Dio, scellerato, lo distrusse, servendogli la “sorpresa” più turpe e crudele, d’abnorme malignità l’ingannò, Dracula contro Dio, con tremenda veemenza, turbinando in viscere macellate dall’abominio di tal abuso al suo (co)raggio splendente, vendetta gridò, come imputridendosi specular al Diavolo (sp)orco, da quell’imbroglio efferato e perfido, Dracula è suo “servo”, brucia nella tenebra più opaca, foschissima, senza Luce mai, non morto, il Nosferatu straziato da quel suicidio “indotto” alla sua anima che non meritava tal osceno torto, così b(r)uc(i)ata, ferocemente divelta, strangolata, disossata, scarnificata, “fotografata” perennemente nel lancinante, raschiantissimo pallore più cereo, nella bara della sua (di)mora uccisa da defunto dentro…, infuocato a vita condannata al nero perpetuo più ancor mostruosamente ferente, ritornerà a Londra…
Ringiovanirà o sarà ancor più doppia, “fluviale” morte…?
Ed ecco qui il diabolico filmato, curato armoniosamente di gran stile dall’elegante Daniele Fiori, musicato da Stefano Gargiulo, corredato d’immagini da me accuratamente scelte.