Fantasmi lunatici

Fantasmi

Ebbene un altro libro partorito in evanescenza corporea della mia anima spesso affranta eppur ancora (r)esistente nel frastuono dei tuoni della mia linda coscienza fluttuante in stati densi di “autoctona” illibatezza e saporito profumo di meningi assorte a contemplare l’al di là proveniente dalle mie vene pregne di creatività lavica come vulcanica esuberanza d’un cervello mai domo, non assopitosi nella coscienza generale. Ancora i fantasmi, principeschi si mossero in “acque” creaturali di me magmatico e ora, magnetici, si ricreano in nuove forme di prosa poetica ai confini dell’immaginazione nella sua brillante soavità più gravida di barocco goticismo e sapido mio (t)essere nell’amletica ampiezza di sguardo.

No, non sto farneticando eppur non vano, ma giustamente vanitoso, mi auto-elogio in estasi di queste creature che compagnia vi faranno nel terrorizzarvi laddove la paura ancor non addomesticata è, perché viviamo spesso rabbrividendo nel mondo pugnace che tanto inquietar ci fa, e coi suoi tormenti ci rende sguinzagliate menti che la grandezza ricercano nell’infinitezza della splendida bellezza.

Comprate questo libro e (in)vogliatene tutti.

Così sia.

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