Ebbene, come già vi ho illustrato, il mio libro monografico su John Carpenter, John Carpenter – Prince of Darkness, è in vendita sulle maggiori catene librarie online, nei formati cartaceo, eBook e Kindle-Amazon. Lo potrete rivenire se, con l’accortezza propria dei lettori affascinati dalla mia prosa gotica e fascinosa, vorrete arrischiarvi a esplorarlo con finezza vostra indiscussa, e con soavità intrepida mi auguro che v’inoltrerete nel web ad acquistarlo, per assaggiare una mia levità letteraria che, orgogliosamente, affermo sia poderosa e incantatoria.
Un mio omaggio a uno dei leggendari maestri del Cinema contemporaneo. Che, scevro di agiografie innecessarie, analizza, film dopo film la sua carriera registica, soffermandosi approfonditamente, in maniera quasi enciclopedica, sui suoi immani capolavori ma non magnifica alcunché, al fine di fotografare e immortalare il suo excursus direttoriale (sì, intenso nel senso di director ma anche nell’accezione, che io gli affibbio, d’istitutore d’una poetica unica, che non può e non dev’essere paragonata a nessun’altra), con estrema, meticolosa, obiettiva lucidità intellettuale, non esente da critiche, più o meno forti, alle sue opere meno riuscite.
Perché Carpenter, sì, è un genio ma anche i geni non sono infallibili. Anzi, le loro imperfezioni sono il fulcro basale della loro immensità umana e umanistica.
Premesso questo, passiamo a questo booktrailer.
Come recita la descrizione, sotto al video su YouTube, il presente booktrailer è una libera interpretazione delle atmosfere e delle suggestioni create da Carpenter.
Sì, in seguito alle nuove, repressive normative sul copyright e per ovvie ragioni di royalties, io e il mio amico Daniele Fiori non abbiamo potuto utilizzare le immagini, i frame e le clip dei film di Carpenter per allestire questo filmato.
Ci sarebbe naturalmente piaciuto poterlo fare ma è sempre meglio non incorrere in possibili penalità.
E dunque, attraverso immagini suggestivamente vicine al mondo carpenteriano, sulla mia voce che recita la sinossi della quarta di copertina, da me stesso scritta, abbiamo approntato la nostra “proiezione”.
Vi auguriamo buona lettura e, come diceva il grande Enrico Ghezzi, buona visione.