IL CAVALIERE DI ALCATRAZ di Stefano Falotico
Un uomo oscuro, provenuto dal nulla o precipitato nella prigione più eternamente nera a incarnazione umana di apocalittica, universale salvezza rivendicata?
Il libro è uscito alcuni mesi fa ed è oramai disponibile, dunque da vario tempo, in vendita sulle maggiori catene librarie online, compreso IBS.it, acquistabile in ogni formato desiderabile, cartaceo innanzitutto, eBook e Mobi/Kindle-Amazon.
Da qualche settimana, avendo io deciso di allestirne un filmato, mi son rivolto ancora una volta, giustissimamente, al mio amico Daniele Fiori, già magnifico, perfetto curatore dei miei precedenti booktrailer de “La maschera di Edgar Allan Poe”, “La pallida ipocondria della Luna” e “Il cadavere di Dracula”.
Sono dunque fieramente orgoglioso di presentarvi questo nuovo, splendente “lavoro in movimento”, “coadiuvato” dalla mia voce, austera e roca, abrasiva ed elettrica, raffinatamente intarsiato d’immagini da me scelte, accuratamente “arredate” dall’estro visivo di Daniele, affinché questa mia opera possa ancor meglio presentarsi potente nell’indurre lo “spettatore”, se dovesse piacergli la visione, all’acquisto da lettore di un romanzo che, lo dico senza modestia falsa, mi sta dando enormi soddisfazioni.
Coloro, che l’hanno già letto, lo considerano una delle mie opere migliori, infatti, come attestato da numerose e rinomate, prestigiose recensioni, per gli altri m’auguro sia di presentazione intrigante ché tal booktrailer possa accattivarli a leggerlo, con la speranza di aver noi, io e Daniele, realizzato un “provino” cinematografico allettante alla miglior lettura, mescendo dunque, come sempre, Cinema “short” e letteratura, in maniera reputo fascinosa e ambiguamente, sanamente inquietante, così ringrazio chiunque m’infonde sempre coraggio e sa instillarmi le energie per proseguire nella tortuosa, soddisfacente ma difficile, competitiva attività artistica di scrittore.
Inoltre, voglio “lasciarvi” con quest’aneddoto.
Questo booktrailer esce, neanche a farlo apposta, proprio oggi, 2 Febbraio 2015, giorno in cui, dopo un forte ricovero psichiatrico da me subito, a causa sempre delle mie soventi intemperanze e turbolenze depressive delle quali spesso son “sciaguratamente” afflitto, mi ha “costretto” a una terapia curativa di rehab in “reparto”.
Una “prigionia” anche la mia, parzialmente autobiografica che, in modo magicamente coincidente con le atmosfere algide, asettiche, claustrofobiche eppur pulsanti voglia di riscatto e libertà, emananti dal mio “Il cavaliere di Alcatraz”, lì infuse, profeticamente, profondamente “scritte”, dolorosamente vergate, s’è oggi illuminata ancora di viva vivacità esistenziale, in quanto son sempre qui, volante nell’avventura viaggiante del nostro e mio mondo giammai stanco, indomito, combattente e redivivo, tornante-revenant, “fantasmatico” come Clint, il protagonista della mia opera qua presentata e resistente-stante.