Mister Atlantic City, presentazione e nuovo booktrailer

Una storia romanticamente disperata, la vita di un uomo eroso, spezzato, con un grande, impossibile sogno in testa, nel fragore delle sue violente emozioni.misteratlanticcity

Non mi ricordo quando lo scrissi, qualche anno fa, provo a rimembrare. Sì, un periodo misticamente… non la realtà demistificatrice. No, non la demistificavo affatto, ne ero pienamente conscio e forse, arrabbiato, m’incidevo con voracità da dissanguarmene, da lasciar che, coi suoi ansiti, con la verace levità d’attimi violentemente visionari, mi penetrasse nell’inconscio. E in questo squarciar la coscienza m’elevai a poeta, forte, burrascoso, irto in magniloquenza del mio fantasmatico e spettrale passeggiar fra tramonti della mia vita, non imbrunita ma issatasi di nuovo in t(r)ono, piacevolmente irruente a dilaniare il vero, a spogliarmi d’indecorose apparenze, e a immergermi, in laconismo mio incarnato, a ermetico scrittore d’emozioni poderose. Frastagliate come Atlantic City, ove le onde perpetue s’infrangono sugli scogli dei nostri sogni perduti o furentemente riaccesisi. Una storia di travolgente potenza, bagnata nella rinascenza stellare e nelle sue umide, ambigue rive. Una storia di salvazione, il ritratto di un’anima sporca o forse linda nella sua bestiale purezza. Che s’avvinghia a una speranza e non demorde, innanzitutto nel suo coraggio, a inseguire il giorno lontano in cui la colorata aurora della sua stessa chimera si rivelerà come un tonante arcobaleno, come un salvifico approdo dopo che una vita fu vituperata, anchilosata, e si raggrinzì nella furia di rabbie che grideranno al cielo la propria intima, sensuale dolcezza. La docilità dopo la tempesta, dopo ormoni impazziti, dopo l’orrore visto che, accecante, rivelò l’essenza dell’essere, del nostro (im)mutabile trascendere per (r)esistere alla sofferenza.

Ecco allora questo filmato, al solito sofisticamente curato da Daniele Fiori, la mia voce ispida e roca che scandisce il ritmo della narrazione stessa, e la scelta di queste immagini. Quasi natalizie, come la freschezza che nasce e rinasce, come messianica poesia di strada, fra polvere e sere pallide, fra case diroccate e il languore di amarezze assopitesi, riscaturite in gioia dell’estasi.

 

di Stefano Falotico

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