Ebbene, ecco questo nuovo filmato, curato e allestito come al solito dal bravissimo Daniele Fiori, con la mia voce narrante che scandisce la narrazione della sinossi. Penetrando nella mia stessa anima, arrochita e abbrustolita dal tempo, giammai arrugginita, erotta in languidezza bagnata di estasi e improvvisamente incandescente a descrivere lo stupendo mito di King Kong, per questo mio libro che, in maniera personale, ha voluto omaggiarlo.
Stavolta, non ci sono immagini o foto, ma il videodrome, potremmo dire, dei frame della pellicola storica originale.
Il mio libro, ripeto, attinge dalla sua leggenda, ma non è affatto un plagio, e si discosta notevolmente per ritmo, personaggi e vicende narrate, e in qualche modo è una mistura in prosa, spero fascinosa, avventurosa e poetica, di tutte le pellicole dedicate a Kong.
Perché ho scritto questo libro? Perché a quasi cent’anni dalla sua nascita, King Kong rimane una pietra miliare imprescindibile di ogni mirabile fantasia fantastica, ed è una storia immortale che si può leggere in svariate, diverse chiavi interpretative. Potrebbe essere un semplice viaggio alla scoperta di una creatura primitiva e ciclopica, un’avventura ai confini dell’immaginazione, un’immersione angosciante e al contempo favolistica che reinventa la bella e la bestia, perfino una storia profondamente erotica, la storia di un amore fra un gigante, all’apparenza mostruoso ma invero candido e puro, e una donna bionda dalle movenze fatali e seducenti.
Sì, spero che allo stesso modo il mio libro possa sedurre, attrarre fatalmente, imprigionare il lettore in un mondo ove le regole della natura son state sovvertite, ove accadrà qualcosa al di là della vita stessa.