Clint Eastwood, ghiaccio arcano di romantici occhi


Dizionario dei film 2012


Un anno di Cinema straordinario, (ri)visto con gli occhi altisonanti di recensori che abbinano l’eccentricità eroica della poesia elevata allo sguardo oltre nel catturar le immagini argentate e invaghito effonderle d’empatie su pelle di nitrato. Moschettieri della Settima Arte, dorati di levigate armature infinite. Cavalieri, orsù, si va e si naviga nella celluloide di quest’anno epocale!

Mister Black, racconti neri

Baluginanti negli incubi, perdiamoci in laghi trasparenti di pura raffinatezza.

Stefano Falotico in un’immersione a librare nel nero e a librarvi di catarsi.

 

Stefano Falotico attore

Nessuno è sedicente se la vita rifulge in auge

Udite le sue parole e rammentate, il monito si tinge di ner visioni colorate.

 

 

La Mecca del Peccato, l’oscura Mela del cinema

Stamattina, m’è arrivato questo strambo mio libro di poesie. Non soffro di modestia, posso asserire ch’è davvero notevole e unico. L’ho riletto in stampa, e approvato. Non ho ravvisato alcun refuso. Tutto coincide perfettamente. Quindi, se siete affascinati da una prosa lirica congiunta alla Settima Arte, permeata a “spia” sottilissima dentro i volti indimenticabili degli immortali divi, questa è una perla da non perdere. Assolutamente. Il prezzo della vendita è forse un po’ alto, ma non si posson biasimare i canoni di lulu.com, che m’ha permesso d’allestire un intarsio molto sofisticato dall’impaginazione sobria, elegante, incorniciata da illustrazioni personali a mo’ di dipinti. Un pezzo raro di pura antologia poetica.

 

Robert De Niro


Poesia fotografica del Cinema

Cento e una notte, bizzarri pensieri cinematografici


La Luna vi adocchia, miei balocchi. Timida vi scalza, scaltra è scatto e già energica mia amata. Odorata, pulsata, in fregio suonarvela.

Tale primo eBook di Stefano Falotico a voi donato, fratelli della congrega, come bandiera mia arzigogolata di play raccolte dal sito FilmTv.it, ove fra miriadi di pensieri ne selezionai taluni, diciamo molti, per regalo a qui “presenti”, giustificati anche d’assenza che comprendo, amici miei. La crisi si fa sentire e si corre il rischio di raschiare il fondo. Ma non non affonderemo, siamo le fionde della fucina e del Dio ti fulmini!

Pensieri che navigano notturni, nel mio stile fastoso, esternato e maliardo, firmamento dorato o nitrato d’argento? Come dico io. Altisonanti, a sonagli, anche assonnato, insonnia poi e dormiveglia diurna nelle mie urne draculesche. Pensieri lestofanti, imbizzarriti e vanesi, vanità al tutto e al lutto di chi non crede più a nulla, pensieri strambi, danzanti o in punta di piedi, poiché io m’impunto e non mi additerete più. Imbrunisco! Ardo dentro e adoro vedermi, anche scomparendo di nuovo, dunque come in antiche memorie immemorabili, in membra recise o membro deciso, fratello o Cristo, Superman o chissà, così o chi?

Pensieri spassosi, ché del divertimento c’è certezza, sol del domani v’è insicurezza e anche camere non tante sicure in quanto qualcuna potrebbe tradirti, lasciando sola la stanza per un “solaio” altrui senza tuo Sole ma piagnisteo e chiavistello da nessuna “chiave” dei letti a castello. Ah, la solitudine, che scempio quando si vien abbandonati, quando ci s’abbottona al borbottio che “farnetica”, sempre meglio di una puttana da “botte”. Allaccerò sempre i miei bottoni nella moglie ubriaca e del resto del proverbio preferisco il popolare proprio popolo che non sia popolino ma “Topolino” senza topine malandrine.

La Donna è mia voglia così com’è, senza se e ma con il suo perché.

Pensieri birichini, bricconcello che son Io, “nomade“, mai stato e quindi fantasma Travis Bickle, come da numerose citazioni, mai Cheeta ma eccitatissimo, piccantino e ad appiccar il fire springsteeniano. Mai del domani, oggi vivo, ieri fui. Fra cinque minuti (s)fumerò.
Poi, serioso, melanconia pura, scarno e grasso, pingue di opulenza mentale senza “sesso” anale, m’analitico, etico e anche immorale se (non) mi va. Stanco, gelato, sì, “leccato”, piluccata è la Donna nel mio poltrire però senza porcile, “brillante” quando mi svesto e lesto ai vostri arresti. Ah, impuniti io punisco, io son pugnace contro i punti e virgola, in quanto svio dalla comune logica grammaticale e son più del pentagramma giacché non da fottere con le radiazioni dei raggi gamma ma proprio raggiante e basta.

Comprate e amerete maggiormente il Capitano!

Levate le ancore, e tu Donna levati ancora tutto, il tuo Cuore “lo sa”.

Bruce Springsteen, Tom Joad, fantasma di vampire bare