Intestazione, la cornice della mia cornucopia

 

Stefano Falotico, “coniato” nel suo cognome dalle “etimologiche” sfumature sognanti.
Infatti, il significato della parola “falotico” è sinonimo di stravagante, balzano, fantastico.

 

Emi permetterei di aggiungere, senza finta modestia ma “finzione” e Science fiction surreale più vera della realtà, “bizantino” con picchi schiumosi di gotica, parigina classe arguta e acu(i)tissima come aquile sulle guglie di Notre-Dame.

Ineguagliabile mistico d’elevazione divina, cattedrale vs le cattedratiche “accademie” dello scibile sferico e ottuso, lucentezza purpurea fra gli oscurantisti, Illuminato e luminescente nella invincibilità della sua imperscrutabile onniscienza, aleggia notturno da cavaliere oscuro come un falco tra i corvi nel noioso, ammorbante gracchio dei moribondi.

Lagrima dei gocciolii dalle sue magnetiche, nere iridi cangevoli e romantiche, è incarnato nella spettral metafisica magniloquente, lynchiano per astrazione, dunque “delirante” o, come dico io, dunque Lui, “denirante”. Sì, personifico il delirium fascinoso dell’ubiquo labirinto mesmerico e “stigmatizzo” De Niro, nelle mie irresistibili, imprevedibili mutazioni camaleontiche e trasformiste.

Il suo mot(t)o di gravità permanente, il suo “promontorio” esistenzialista è:
mi “evirai” dalla società opulenta, carnascialesca e frivola, logorante e violentissima, al fin d’affinar l’ascendenza della coscienza, e, da
good shepherd, (non) essere Amleto nel gregge.

Come Dylan Dog, creatura dei “cimiteri” salvifici, è indagatore dell’incubo, erede “orrorifico” di Edgar Allan Poe, e romanziere lunatico di bizzarria mesta e poi maestosa.

Autore, infatti, di varie opere letterarie, il mistero della sua enigmatica vita è un’incognita per la “psichiatria”, ramo scialbo delle essiccate emozioni, ed eterna fonte di giovinezza di gioviali baciamano all’orizzonte infinito, ai suoi palpabili nitori, al rosso fulgido e fulvissimo della sua anima, e scintillante, aromatica aurora arcobalenica di pindarico, fiammeggiante nuotarvi dentro.

Fluido d’ogni anima capolavoro, Stefano Falotico è l’Uomo a cui Dio e il Diavolo si prostrano in segno di umiltà.

La vinta sfida alla grandezza nel suo illimitato Superman.

Firmato il Genius

Sì…

Batman esiste, in carne e ossa, metafisico e anche sensuale

L’Uomo delle meraviglie 

Oggi, in data 10 Settembre, dopo il fantasmagorico www.geniuspop.com/blog, “(coa)cervo” di nobile raffinatezza cinefila, levatura spirituale tramutata nell’anima appassionata della Settima Arte, luogo mist(er)ico per illuminati che ambiscono al midollo esistenziale e non alle dinamiche triviali, il qui presente e non più assente, mito di tutte le generazioni, supremo e invincibile supereroe d’inaspettate, “impreviste” mosse aerobiche dei suoi cuori camaleontici, poeta, romanziere, letterato di mirabile acutezza, malinconico quando l’umanità si sfregia in assalti bradi, gioioso quando i suoi romantici liquori “ventricolari” prima s’”assopiscono” da straniero e poi zampillan di furore springsteeniano, Clint Eastwood “buono” con chi ama la giustizia e Al Pacino quando  i soprusi divengono intollerabili, dunque istrione che zittisce le falsità sfoggiando la sua carta vincente “nascosta” nel numero da scroscianti applausi, di suo volto enigmatico, affascinante come la Luna d’Oriente, profondo quando s’incarna nella Notte, e vivido come la vita quando il suoNosferatu decide che è ora di spalancare il “sarcofago” d’ogni mummia e godere immensamente nel nostro Tempoperduto“, nel C’era una volta e sarà ancora, sognanti e ostinatamente innamorati, inaugura la nuova pagina ufficiale del suo nuovo sito-vetrina, www.stefanofalotico.com, appunto.

E domani, riceverà, proprio come Cristo prima di ascendere al Cielo, nella resurrezione da Principe, tre giorni prima del suo trentatreesimo compleanno (sì, la Trinità), il suo nuovo, indiscutibile capolavoro letterario, “Noir Nightmare – L’ombra blu del fantasma”, polvere di stelle d’ogni energia eroica e amante…

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